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UN PD DIFFAMATORIO E IRRESPONSABILE


Cari Amici e Nemici,

il popolo italiano ha scelto nella scorsa tornata elettorale del 25 settembre 2022 i partiti di centro destra. Qualcuno suoni la campanella di fine ricreazione per Enrico Letta ed i suoi accoliti, la campagna elettorale è finita e sui problemi ed emergenze del paese che riguardano imprese, operai e famiglie si deve tornare a lavorare, a cominciare dal Governo.

L’involuzione di un Partito Democratico, vestito ancora del suo elmetto da combattimento elettorale, deve terminare al più presto. Proseguire con la campagna incendiaria che all’estero mira a bruciare i ponti della credibilità e dell’autorevolezza del prossimo Governo italiano e, in Italia, attizza gruppi violenti del passato, è una follia.

Se la gara per la segreteria del PD proseguirà nell’unica direzione dell’insulto più violento agli avversari politici, il contributo di quel partito alla democrazia italiana sarà segnato: violenza e radicalismo intollerante. Solo chi ha poca memoria degli anni ‘70 ed ‘80 del nostro paese può scherzare sulle vignette di Vauro che ritraggono il Presidente del Senato La Russa e quello della Camera Fontana.

Eppure, quella volgarità, di poco superiore all’incitazione all’odio e alla violenza, è figlia di una lotta continua armata del leader Pd Enrico Letta. L’inverosimile scontro armato sul pericolo fascista sollevato da Sinistre prive di argomenti e proposte, si è concluso con il voto popolare. L’Italia ha vissuto sulla pelle di centinaia di propri cittadini lo scontro armato, ha visto il sangue provocato dalle stelle a cinque punte, ricorda le intimidazioni politiche e le minacce di allora.

Ciò che ha coronato l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, per parte di una sinistra politica e giornalistica, è forse il peggio di quanto sia accaduto nella storia repubblicana. C’è dell’ironia nelle parole di questa sinistra italiana che ritroviamo anche nella logica della comunicazione elettorale e di governo dei Democratici USA: ribaltare la realtà.

Si incendiano le polveri, si adotta una violenza verbale inaudita ed infine, si accusano gli avversari inermi di essere aggressivi. Peccato che, le violenze contro Repubblicani, chiese e pro life si stiano compiendo quotidianamente. Un fenomeno certamente psicopatologico ma per nulla incosciente perché, negli Usa come in Italia, questo atteggiamento confida sulla distorsione della realtà promossa dalla propaganda amplificata di opinionisti e mass media amici.

Dopo pochi istanti dall’elezione, la stampa di sinistra ha aggiunto al nome di Ignazio La Russa anche quello di ‘Benito’? Dopo 24 ore sono giunte le prime cartoline di congratulazioni: le minacce di BR e Antifa al Presidente del Senato apparse su ponti e saracinesche di Roma. Non sarà per colpa di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi? Forse c’è qualcuno a sinistra che pensa che quella “logica perversa ed incendiaria” invocata da Letta a Berlino, debba essere fermata subito ed in ogni modo, perché si eviti il pericolo per la democrazia italiana.

Ancor peggio, mass media e politici di sinistra idioti si sono comportati con il Presidente della Camera Fontana, temuto ed attaccato per la chiara coscienza della sfida culturale in atto in occidente e per la sua fede fermamente cattolica (non ‘ultra’ né ‘troglodita’). Un cattolico che vive la propria fede nel rispetto del Magistero sarebbe pericoloso per la democrazia italiana molto più di un comunista come Bertinotti o un libertario sinistro come Fico?

Adeguatezza e pericolosità dipendono forse dagli umori e dalla connivenze con le ideologie Lgbtq, eutanasiche ed iperabortiste imbracciate dalle recenti sinistre globaliste? Ovviamente, oltre alle varie edizioni della ‘Pravda italiana’ (se ne trovano perle su La Repubblica, La Stampa, La7 e Rai3) a promuovere la pericolosa delegittimazione morale e pericolosità civile dei Presidenti La Russa e Fontana, sono stati anche i loro colleghi della internazionale socialista: The Guardian, France24, The Local etc.

Il Socialismo europeo ha spento le luci del congresso di Berlino, solo la sconfitta italiana ha fatto notizia, non ci sono commenti contro il governo di centro destra svedese ed il suo programma. Anzi, l’ex premier svedese e socialista Magdalena Andersson, sconfitta alle elezioni, non ha esitato a sparare contro Giorgia Meloni e prossimo governo italiano. Ennesima vergogna di un PD che dimostra uno spirito diffamatorio ed irresponsabile nei confronti dell’intero popolo italiano e che non ha accettato la sonora sconfitta. Letta, chi va a dormi' cor culo che je rode, se sveja cor dito che je puzza.

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