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NAVA/CINEFORUM
Per giudicare qualsiasi forma d'arte (e quindi anche il cinema) servano necessariamente una buona dose di realismo e di concretezza che nel campo della critica cinematografica molto spesso mancano.
Krìsis in greco significa discernere, setacciare, distinguere il vero dal falso; sembra esserselo dimenticato chi della critica "ufficiale" (giornali, riviste...) recensisce il film parlando d'altro, mescolando pretese ideologiche a narcisismi culturali e finendo con l'allontanare lo spettatore dal cinema.
Senza nessuna pretesa di esaustività, cercheremo di superare questa impasse culturale, non solo usando un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, ma partendo per la nostra analisi del film dall'oggetto, dal film stesso e fornendo un'ipotesi di interpretazione ragionevole per chi avrà voglia di leggere queste righe.
La medesima attenzione (rara nella giungla invisibile di internet) rivolta agli insegnanti, presidi di istituti e ad altri operatori culturali con il suggerimento di percorsi tematici e didattici, è la conferma di un modo nuovo di guardare e concepire il cinema.
EDUCAZIONE
PERSONAGGI
VARIE TEMATICHE
IN RILIEVO
Freddie Mercury, così imponente nelle sue esibizioni che calamitavano il pubblico in una sorta di estasi da lui guidata, in realtà era fragile.
“Ho creato un mostro”, affermava.
“Quel mostro sono io".
Per tutta la vita non ha fatto altro
che cercare l'infinito,
pur immerso nei suoi eccessi,continua
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Questo è un film, firmato da Martin Pieter, regista danese, Unter sandet, che in lingua danese vuol dire “Sotto la sabbia”. Racconta una storia vera, cruda e al contempo agghiacciante: quella di migliaia di adolescenti, prigionieri tedeschi, usati per sminare le coste danesi. E di un sergente che nella pietà si riscopre uomo.
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La solita sceneggiata strappa-lacrime e sentimentalismo in salsa coop-caritas.
Ma spenta la tv e asciugato il ciglio, il rapporto tra immigrati e cittadini italiani ha un altro svolgimento.
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DIO E' VIVO!
''Solo un vero rischio mette alla prova la verità di una convinzione'' (C.S. Lewis)
God's not dead (Dio non è morto), film basato su una storia vera e campione d'incassi in America, arriva in Italia grazie alla casa di distribuzione Dominus Production che, reduce dal precedente successo distributivo del film Cristiada, propone una nuova, avvincente storia. Il film, basato su una storia vera, narra la sfida intellettuale tra un prestigioso professore di filosofia, interpretato da Kevin Sorbo (l'Hercules della tivù), e una giovane matricola universitaria.
Il film racconta la vicenda di Josh Wheaton, studente al primo anno di College che s'iscrive al corso di Filosofia insegnato dal professore Jeffrey Raddison. Ateo, superbo e autoritario, il Professor Radisson ha costruito la sua brillante carriera e la sua intera vita privata sulla tesi che Dio non sia mai esistito e che ogni religione sia un'inutile superstizione. Di forte temperamento, esige, quindi, che i suoi studenti sottoscrivano la dichiarazione "Dio è morto", se vogliono voti buoni. La matricola Josh, unico tra i suoi compagni, non accetta la negazione della fede imposta dal professore ai suoi studenti. Il giovane, quindi, dovrà dimostrare che "Dio è vivo" al professore e all'intera classe, in una serie di serrati dibattiti a due con il docente. Il ragazzo dovrà superare difficoltà esterne, fra cui il volta faccia di alcuni amici, e momenti di crisi interiore, ma vale davvero farlo? A Josh sembra proprio di sì...
Pensate che sia un'americanata? Un'esagerazione da film? Ma basta anche chiedere a qualche scolaro... In Italia in una prima superiore, per esempio, il primo giorno di scuola, un professore di storia ha esordito così: "Chi di voi crede che l'universo sia stato creato da Dio?". Pochi coraggiosi alunni hanno alzato la mano e il docente ha proseguito, dicendo: "Benissimo! Allora potete accomodarvi fuori dalla classe!".
Ma davanti a questi fatti, non dobbiamo scoraggiarci ma alzarci in piedi e difendere la nostra fede, non per gloria personale ma per il bene del prossimo. Il giovane protagonista del film, infatti, è animato anche da uno spirito di amore verso il suo professore e verso i suoi compagni, perché "Se accetti questa sfida, potrebbe essere l'unico incontro significativo con Dio di tutta la loro vita", come gli ricorda la sua guida spirituale.
E non dobbiamo scoraggiarci nemmeno se siamo gli unici ad alzarci in piedi: la storia dei martiri ci insegna che anche dove uno solo ha combattuto per la fede, egli ha risvegliato la coscienza e l'azione di molti. Nel film, Josh, nonostante sia solo, non abbandona la sua sfida e per fortuna, questo succede anche nella vita di tutti i giorni.
Per esempio, sempre in Italia, l'anno scorso è bastata la determinazione di un solo un ragazzino per rinvigorire le presenze all'annuale benedizione dell'edificio. Come tutti gli anni, era stata concordata dalla scuola insieme al parroco la data del rito. Alla fine dell'orario delle lezioni, gli alunni interessati si erano riuniti per partecipare alla benedizione, ma quella volta fu detto dai professori presenti che i ragazzi non potevano rimanere perché non avevano il permesso dei genitori. Tutti sono andati via, tranne uno, l'unico che, senza timore, ha risposto agli insegnanti che sua mamma era d'accordo e che, se volevano, potevano chiamarla. Inutile dire che l'anno seguente i ragazzi presenti alla benedizione erano una trentina e alcuni alunni stessi, memori dell'episodio precedente, avevano cominciato in tempo ad informarsi di cosa dovevano fare per partecipare (fu scoperto così che non era necessario nessun permesso per assistere al rito, era sufficiente la circolare che era sempre passata ogni anno di classe in classe). Un solo ragazzo in piedi è bastato a "risvegliare" la coscienza di trenta.
Questi possono essere solo alcuni dei tanti preziosi spunti di riflessione che il film suscita; quindi come mancare ad una pellicola con più di 10 milioni di biglietti emessi e oltre 69 milioni di incassi nei soli Stati Uniti, premiato come Inspirational Film of the Year al 46esimo GMA DOVE AWARD, vincitore, nel 2014, del Film Television Impact Award? God's not dead è un film emozionante, in cui fede e dubbio si intrecciano, spingendo adolescenti e adulti ad interrogarsi sulle grandi questioni esistenziali.
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SFUMATURE DI VERITA'
UN FILM DI 90 MINUTI
Liana Marabini, intervistata dall'AGI, ha sottolineato l'enorme sforzo documentarista, nonché economico, svolto al servizio della verità storica sulla controversa e dibattuta figura di Pio XII: «Il lavoro è stato notevole. Per più di cinque anni ho studiato tutto quello che era possibile sull'argomento. La ricerca e' stata enorme. E' stata grande la difficoltà di far stare in un film di 90 minuti il contenuto di quasi centomila pagine di lettura e raccontare tutto in modo semplice ed accessibile. Ma ne valeva la pena. E' un film indipendente, finanziato interamente da me e ne sono felice. Pio XII e' una delle figure più incomprese del XX secolo. Questo film e' da parte mia un atto di devozione verso un grande pontefice e un sacerdote che ammiro e che e' un grande esempio morale per me».
La chiave narrativa utilizzata dalla regista è volutamente semplice ma efficace, in quanto, adottando un format televisivo ben collaudato, aiuta lo spettatore a entrare nella vicenda e a comprendere la complessa leggenda nera costruita negli anni attorno alla figura di Papa Pacelli. Protagonista del film è il giornalista italo-americano, di origine ebraica, David Milano, che, dopo un'accesa discussione con la sua futura moglie attorno alla figura di Pio XII, da lui considerato il "Papa di Hitler", decide di intraprendere una seria ed approfondita inchiesta su Papa Pacelli, viaggiando tra Roma, Gerusalemme, Berlino e Lisbona.
Una lunga e sorprendente indagine che alla fine lo porterà a ricredersi, scoprendo che in realtà la preziosa e delicata attività diplomatica di Pio XII permise di salvare la vita a 800.000 ebrei, facendo di Papa Pacelli lo "Schindler del Vaticano". Notevole il cast del film con la presenza di Christopher Lambert, Gedeon Burkhard, David Wall, Marie-Christine Barrault, Roberto Zibetti, Giancarlo Giannini e Remo Girone, oltre ad un cameo del vaticanista Andrea Tornielli (impersonato da un attore) che, pur senza avere visto il film, all'indomani delle critiche suscitate dalla sua anteprima, vista la malaparata, pare, secondo indiscrezioni, aver fatto un poco onorevole passo indietro, chiedendo il taglio della scena che lo vede protagonista.
UNA CHIAVE DI LETTURA DIVERSA
In un intervista, apparsa su "Il Sole 24 ore", la Marabini chiarisce come l'intenzione principale del film sia quella di fornire una chiave di lettura diversa dalla ideologica vulgata dominante: "Con il mio film, spero di fare cambiare idea a chi pensa male di questo grande Pontefice. Certo, un film ha una durata di soli 90 minuti, nei quali e' difficile spiegare un vita vissuta in un contesto tanto drammatico, ma spero di esserci riuscita. Sono molto soddisfatta del risultato. (…) Sono convinta che sia sufficiente avere la pazienza e l'onestà intellettuale di leggere quanto già esiste per far cambiare idea ai detrattori più incalliti. Il film non ha la pretesa di fare scoop, ma di offrire una chiave di lettura, di aprire finestre su un mondo che era quello di Pacelli, di rendere accessibile, a grandi linee, l'ammirevole azione di questo grande Pontefice.".
Sfumature di verità sarà presto distribuito e proiettato in tutto il mondo. Dopo l'anteprima del 2 marzo, data scelta non a caso, in quanto anniversario della nascita di Eugenio Pacelli (1876) e della sua elezione al soglio pontificio (1939), il film uscirà a maggio in 335 sale italiane e in 280 francesi, oltre che in Belgio, Germania, Usa, Argentina, Brasile, Australia, Spagna e Portogallo. A maggio sarà anche presentato fuori concorso a Cannes e a settembre negli Stati Uniti durante l'Incontro mondiale delle famiglie.
Il coraggioso lavoro di Liana Marabini, che già nel titolo chiarisce di non pretendere di raccontare, in soli 90 minuti cinematografici, tutta la complessa verità attorno a Pio XII, è stato oggetto di inaspettate e ingenerose critiche. Senza dubbio va riconosciuto al film l'indiscutibile merito di aver riacceso, in maniera seria ed onesta, il dibattito sul pontificato di Papa Pacelli. Per questo tutti coloro che hanno a cuore l'operato e la figura del "Pastor angelicus" dovrebbero essere grati alla regista Marabini per il suo prezioso contributo al servizio della verità.
Lupo Glori
Fonte: BastaBugie n.392 del 11 marzo 2015
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BIRDY, LE ALI DELLA LIBERTA'
Titolo originale: Birdy
Gran Bretagna, 1985
Regia Alan Parker
Principali interpreti: Matthew Modine; Nicolas Cage; John Harkins; Sandy Baron
Birdy è un giovane reduce del Vietnam che vive isolato in un mondo di sogno, rinchiuso in una clinica psichiatrica dopo aver riportato un grave trauma psichico. Lo salveranno dallo spettro della follia la tenacia e la lealtà del suo unico amico d'infanzia, sopravvissuto anche lui alla guerra. Tratto dal romanzo di William Wharton nel quale la guerra che sconvolge l'esistenza dei due ragazzi era la seconda guerra mondiale, nel film è sostituito con la guerra del Vietnam.
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Al di là di tutti i limiti
Titolo originale: Less Than Zero
Stati Uniti, 1988
Regia: Marek Kanievska
Principali interpreti: Andrew McCarthy; Jami Gertz; Robert Downey Jr.; James Spader
Tornato a casa per Natale, un ricco giovanotto scopre che la fidanzata frequenta un ragazzo tossicodipendente. Dopo un breve momento di crisi la ragazza preferisce il suo primo amore e, insieme, decidono di aiutare l'altro, piú sfortunato e bisognoso.
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Ricordo di un'estate
Titolo originale: Stand By Me
Stati Uniti, 1986
Regia:Rob Reiner
Principali interpreti: Wil Wheaton; River Phoenix; Corey Feldman; Jerry O'Connell; Richard Dreyfuss; Kiefer Sutherland.
Nel bosco che circonda Castle Rock, una cittadina dell'Oregon, quattro ragazzi si ritrovano spesso in una capanna su un albero. Il sensibile Gordie Lachance, il più maturo Chris Chambers, l'estroverso Teddy Duchamp e Vern Tessio, il timoroso ciccione del gruppo, partono un giorno per un'escursione lungo i binari della ferrovia e verso il fiume. Cercano il corpo di un amico scomparso e, nello stesso tempo, affrontano la vita e tutto ciò che essa offre loro. L'esperienza fa loro scoprire il senso dell'amicizia e la responsabilità di crescere.
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Quasi amici
Titolo originale: Intouchables
Francia, 2011
Regia: Eric Toledano; Olivier Nakache
Principali interpreti: François Cluzet; Omar Sy; Anne Le Ny; Audrey Fleurot; Clotilde Mollet
Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale, la persona meno adatta per questo incarico. L'improbabile connubio genera altrettanto improbabili incontri tra Vivaldi e gli Earth, Wind & Fire, dizione perfetta e slang di strada, completi eleganti e tute da ginnastica. Due universi opposti entrano in rotta di collisione e per quanto strano possa sembrare troveranno un punto d'incontro che sfocerà in un'amicizia folle, comica, profonda quanto inaspettata.
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L'ospite inatteso
The Visitor
Stati Uniti, 2007
RegiaThomas McCarthy
Principali interpreti: Richard Jenkins; Hiam Abbass; Haaz Sleiman; Danai Gurira; Marian Seldes; Maggie Moore
La monotona esistenza del professor Walter Vale viene messa a soqquadro dall'incontro con Zainab e Tarek, una coppia di immigrati clandestini che ha occupato a sua insaputa il suo appartamento di New York. Dopo l'iniziale diffidenza, Walter e Tarek, grazie alla comune passione per la musica, iniziano a passare molto tempo insieme. Quando Tarek verrà arrestato per uno sfortunato equivoco, Walter prenderà a cuore la sua situazione per cercare di evitargli l'espulsione dal paese.
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Undici settembre 1683
Italia, 2012
Regia: Renzo Martinelli
Principali interpreti: F. Murray Abraham; Enrico Lo Verso; Jerzy Skolimowski; Alicja Bachleda_Curus; Piotr Adamczyk; Claire Bloom
L'11 settembre 1683 trecentomila guerrieri chiamati da ogni angolo dell'impero ottomano tengono Vienna sotto assedio. Sono comandati dal gran visir Kara Mustafa, al quale il sultano di Istanbul ha affidato il vessillo del Profeta: lo stendardo verde con la luna crescente dorata che la tradizione rivendica essere appartenuta al profeta Maometto in persona. Lo scopo della loro aggressione è di issare quella bandiera su tutte le capitali d'Europa, tra le quali, in ultimo, Roma, la culla della cristianità. Nonostante due mesi di resistenza eroica, il destino di Vienna sembra segnato. Alle prime luci dell'alba, un monaco cappuccino tiene messa in cima alla collina che sovrasta la città. Poi, con un ultimo appassionato sermone, incita le truppe cristiane. Il suo nome è Marco da Aviano, consigliere e la guida spirituale dell'Imperatore Asburgico Leopoldo I. La battaglia tra i due eserciti opposti si trascina fino al tramonto, con risultati alterni per le due parti, in un gioco strategico di avanzate e ritirate, finché la Lega Santa, guidata da Re Polacco Jan III Sobieski conduce l'assalto finale che sbaraglia le truppe ottomane e l'ultima resistenza dell'accampamento nemico.
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Noi siamo infinito
Perks of Being a Wallflower
Stati Uniti, 2012
Regia: Stephen Chbosky
Principali interpreti: Logan Lerman; Emma Watson; Ezra Miller; Mae Whitman; Kate Walsh; Dylan McDermott;Melanie Lynskey
Charlie, intelligente ma timido e insicuro, osserva il mondo intorno a sé, tenendosi in disparte. L'incontro con Sam, della quale si innamora, e con il suo impavido fratellastro Patrick, lo aiuterà a scoprire nuove amicizie, il primo amore, le prime feste e a coltivare il sogno di diventare scrittore.