Cosa vuoi che sia uno spinello?
- Pascal
- 25 set 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Tempo fa, parlando con alcuni colleghi, mi sono sentito dire che: ”in fondo cosa vuoi che sia uno spinello?”. E’ molto tempo che sto riflettendo su questa cosa. Non ci sto a queste affermazioni! Perché?
Semplicemente perché più passa il tempo e più prendo atto, oggi, come i ragazzi siano sempre più informati, meglio disinformati, sul mondo delle droghe; sempre più ne parlano con disinvoltura e sempre più hanno già fatto conoscenza, fortunatamente molto spesso indirettamente, di cosa siano le droghe.
Uno studio promosso dal Consiglio d’Europa qualche mese fa diceva che il 43% degli studenti italiani, comprese le scuole medie superiori, aveva fatto uso almeno una volta di marijuana o di hascisc.
Questo dato deve far riflettere sul perché i ragazzi fumano “canne” e quali danni produce questa sostanza che di leggero non ha proprio niente…
Purtroppo molti ragazzi, sia nelle medie che nelle superiori, hanno già a disposizione soldi da spendere a proprio piacimento. Accanto ai cellulari, ai vestiti firmati, all’alcool, questi soldi vengono spesi anche per gli spinelli.
La marijuana attira perché è un modo di trasgredire, di mettersi contro qualcuno, di sballare, di infrangere il codice sociale e familiare. Per alcuni ragazzi iniziare a fumare le “canne” significa staccarsi da un mondo programmato dagli adulti, e così immaginare di essere diversi, capaci di infrangere alcune regole ritenute inutili e limitative. Ma l’esperienza dello spinello non è quasi mai limitata a se stessa.
Chi ha esperienza di lavoro tra i tossicodipendenti dice che quasi il 100% di coloro che hanno fatto uso di eroina e cocaina, hanno iniziato usando e abusando di marijuana o hascisc. Molti incominciano per gioco o curiosità con gli spinelli e sono diventati dipendenti da tutte le altre sostanze stupefacenti, perché la dipendenza psichica da una droga, apre all’altra.
Inoltre è giusto informare i giovani e i genitori che il principio attivo Thc. (cannabinolo), presente in queste sostanze attualmente in commercio e falsamente dette “leggere”, è ormai passato dal 5% al 15%.
Questo vuol dire che le sostanze cannabiche in circolazione, risultano davvero pericolose alla salute fisica e psichica.
Gli spinelli producono momentanee sensazioni di benessere psico-fisico, ma riducono la capacità di concentrarsi, di apprendere e di ricordare, così da compromettere sensibilmente la maturità e il rendimento scolastico; illudono i contatti relazionali che sembrano immediati e facili sotto l’effetto della sostanza, ma che poi vengono meno favorendo uno stato di depressione reattiva; determinano l’incapacità di controllare e di regolare gli impulsi con il pericolo di rendersi responsabili di gesti violenti.
Sono stati segnalati casi in cui si sono scatenati episodi allucinogeni e stati psicotici irreversibili.
Sono ormai parecchi i casi di giovanissimi che presentano disturbi psichiatrici per aver usato e poi abusato di “spinelli”.
Di fronte a tutte le droghe occorre essere intolleranti, bisogna finirla con il dire che bisogna distinguere tra droga e droga; è necessario rendere chiaro a tutti, senza confusione e pressappochismo, che qualsiasi tipo di droga fa male.
A volte papà e mamme, sottovalutano questa cosa se non addirituttra passano ai loro figli gli “spinelli” e li fumano insieme; oppure insegnanti sostengono che una “canna” disinibisce e apre le “piste cerebrali”: non si rendono conto del male che fanno…
E’ necessario che sia sempre più chiara oggi la possibilità di vivere il quotidiano affrontando le difficoltà, i problemi, le gioie con speranza. E non scappando, magari anestetizzandosi con certe schifezze!
Ma questa Speranza l’uomo da solo non riesce a darsela!
Bisogna imparare a dialogare, parlare, non avere paura di affrontare i problemi.
La vita va affrontata giorno per giorno, i problemi non vanno dimenticati, non c’è niente al mondo che li cancella; ma c’è qualcosa, meglio Qualcuno che permette di affrontarli, di dar loro il giusto peso; il giusto senso, la giusta fatica… allora rifugiarsi nell’oblio momentaneo e fittizio (quale può essere uno spinello) serve solo a raddoppiare la fatica e a non far godere il bello che la vita è in ogni condizione…
Allora, cari adulti, forza e coraggio! che questo positivo dell’essere adulti; che questa bellezza di un vita vissuta e affrontata quotidianamente senza risparmio, possa essere vista dai nostri ragazzi, che chiedono solo di essere “educati” al vero, al buono e al bello… perché per questo è fatto il nostro animo!
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