GLI IDIOTI OGNI ANNO TORNANO COME IL PANETTONE
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Siamo al solito squallido teatrino...! È disarmante la monotonia dei progressisti full-time, dei difensori indomiti della democrazia contro il risorgente fascismo, dei professionisti dell’accoglienza di tutti, purché non siano italiani e cristiani. Sono noiosamente prevedibili, fanno da cinquant’anni sempre le stesse cose.
E così veniamo alla fiacca cantilena, suonata soprattutto nelle scuole, del “Non si deve fare il Presepio per rispetto a chi è di altra religione”. Un’idiozia che ormai da anni è entrata, con il panettone e lo shopping, a far parte del panorama natalizio.
Questi ripetitori a pappagallo confondono il rispetto con il calabraghismo e con l’annientamento della nostra cultura (almeno, di quel che ne resta) e forse non considerano che anche loro resteranno annientati. Ma forse è quello che, in fondo in fondo, desiderano.
Dimenticare che la nostra civiltà è cristiana, e che non esiste una civiltà “non cristiana”, vuol dire mettere le premesse perché la società si disfi. Come infatti vediamo che già succede, giorno per giorno.
Pensiamo a tante cose che per noi sono ovvie e di cui non potremmo fare a meno. Dall’Istruzione, alla Sanità, alle Organizzazioni caritative, di pubblico soccorso. Pensiamo alle meraviglie dell’arte, con cui l’Europa di un tempo, e in particolare l’Italia, hanno nutrito lo spirito di tutto il mondo. Pensiamo a modelli di socialità e partecipazione in cui ogni individuo poteva dare il meglio di sè stesso, per il progresso individuale e sociale... Bene, Signori lottatori per la libertà e distruttori del Presepio, Vi ricordate da dove sono nate tutte queste belle cose? Provate a studiare un po’ la Storia, a leggere da chi fu riportata la civiltà in un’Europa immersa nelle barbarie dopo la caduta dell’Impero Romano. Un po' di storia...!
Il Presepio non è solo, come hanno detto alcuni politici di buona volontà “un messaggio di pace”. Il Presepio non si limita a “far parte della nostra cultura”. Tutte cose vere, ma non esaustive.
Il Presepio è la rappresentazione della nascita di Cristo, del Redentore. È l’inizio della Storia della Salvezza. È il riconoscimento del fatto, così ovvio che non dovrebbe esserci necessità di ricordarlo, che siamo cristiani e che i cristiani hanno ridato la luce al mondo, finché si sono ricordati di essere cristiani.
Togliamoci questi idioti complessi di inferiorità verso le altre “culture” e verso le altre “religioni”. Non esistono altre religioni. Esiste la Fede cristiana, come custodita dalla Tradizione cattolica, e poi esistono eresie, scismi e altre confusioni. Non esistono altre “civiltà”, perché la casa, se non è fondata sulla roccia che è Cristo, è destinata a crollare.
Perché mai contiamo gli anni dalla nascita di Cristo? Esattamente perché la Storia degli uomini ricomincia da quel momento. A quali altre “culture” dovremmo inginocchiarci? A quella dei maomettani, che ha prodotto società crudeli in cui la donna è trattata come un animale da riproduzione? A quella ebraica, che ancora oggi non riconosce la venuta del Messia? E lasciamo perdere tante altre credenze idolatriche e selvagge, anche se portate alla ribalta di recente da sacerdoti e vescovi presi da cerimoniali pagani...
Il Presepio non si tocca. Senza la nascita di Cristo, che celebriamo ogni anno e che rappresentiamo con il Presepio, non esisterebbe nulla di umano e di civile. E infatti, vediamo bene che, quanto più si ripudia la Fede, tanto più la Società sta diventando disumana e incivile.
“Senza di me non potete fare nulla”. Lo ha detto Nostro Signore. Vale per tutti, anche per gli idioti che tornano ogni anno come il panettone, e che si affannano a vietare il Presepio…