IL GRETINISMO: ISTERIA COLLETTIVA!
Non se ne può più! Venerdì pomeriggio ero a Milano in Piazza Duomo con carissimi amici, e prendevo atto di questa isteria generale da parte di studenti che per marinare la scuola, s’inventano di tutto. Adesso è il tema, fritto e rifritto, dell’ambiente... Questa volta con il beneplacito di adulti senza scrupoli e ideologicamente schierati.
Mentre ero in Piazza ho avvicinato diversi studenti facendo loro una semplice domanda: “Ma siete davvero convinti che il pianeta sta andando a male?”. Otto ragazzi su dieci mi hanno risposto: “Non mi frega niente... l’importante è che facciamo casino e non adiamo a scuola...!”. (Ovviamente il linguaggio l'ho addolcito io). Capito?
Ma andiamo con ordine!
Presidi che dichiarano lo “stato di emergenza climatica”; docenti invitati a segnare come assenti gli studenti che si sono recati a scuola anziché alla manifestazione in occasione dello sciopero globale per il clima; decine di migliaia di studenti in piazza a gridare slogan senza senso o a celebrare gli improbabili funerali di un ghiacciaio. Il grande sciopero di venerdì 27 settembre 2019 degli studenti, il “Friday for Future” nel segno della piccola Gretina Thunberg, è anche stato una specie di teatro dell’assurdo, a cui ha dato un importante contributo il neo-ministro dell’Istruzione del governo giallo fucsia Lorenzo Fioramonti che ha incitato gli studenti a marinare la scuola. Sì: a marinare la scuola!
La giornata di venerdì 27 settembre ha visto raggiungere l’apice di una isteria collettiva riguardo ai cambiamenti climatici, che dimostra soprattutto che da diverso tempo è in atto lo sciopero della ragione. Sciopero che impedisce di riconoscere e studiare la realtà, che è molto più complessa dei quattro slogan imparati a pappagallo da giornali e presunti intellettuali; sciopero che impedisce di farsi domande elementari pure di fronte a delle contraddizioni evidenti.
Penso al fenomeno della piccola Gretina, una ragazzina affetta da una sindrome (quella di Asperger) che l’ha resa facile vittima di adulti senza scrupoli, che la usano per imporre in modo ossessivo delle parole d’ordine che sono parte di un’agenda politica. Una ragazzina – lo abbiamo visto nell’allucinante discorso di lunedì 23 settembre 2019 davanti alla platea dell’UN Climate Summit – caricata a molla e “lanciata” a bomba in mondovisione per innescare e fare esplodere la rabbia di giovani cresciuti in un vuoto di ideali e di senso. Un meccanismo non diverso da chi usa i bambini-kamikaze o i bambini soldato. E invece di denunciare gli adulti responsabili per questo vergognoso sfruttamento di una ragazzina vulnerabile, ci tocca leggere editoriali di sociologi ed intellettuali che esaltano la rivolta dei giovanissimi contro gli adulti.
Davvero? Ma è possibile che nessuno si sia chiesto come può essere che la presunta leader di un movimento di rivolta sia invitata con tutti gli onori nel Palazzo dove si riuniscono tutti i “cattivi” contro cui si rivolta? In appena dieci mesi la piccola Gretina è stata invitata a tutti i principali summit mondiali e nelle sedi istituzionali più importanti: ha iniziato il 4 dicembre 2018 a Katowice (Polonia) per la Cop 24, l’annuale conferenza internazionale sul clima; il 25 gennaio 2019 è intervenuta a Davos, al più famoso Forum economico mondiale; il 16 aprile era invece a Strasburgo a strigliare i parlamentari europei; strigliata ripetuta due giorni dopo a Palazzo Madama, nel Senato italiano (giornata in cui ha ricevuto anche il plauso del presidente della Repubblica il giallo-fucsia Mattarella e, ahimè, di papa Francesco); instancabile, il 22 aprile ha parlato a Londra per celebrare la Giornata Mondiale della Terra; il 19 settembre ha acceso le polveri nel Congresso degli Stati Uniti (ovviamente contro il presidente Trump e incontrando l’ex presidente Obama); infine il già citato discorso all’Onu del 23 settembre. E non è certamente finita.
Dunque, come è possibile che la leader di una rivoluzione sia accolta con tutti gli onori dai potenti di questo mondo contro cui si rivolta; e loro, adoranti e felicissimi di essere insultati e trattati come criminali (almeno fino a che non si fanno nomi, a parte Trump)? A nessuno viene il dubbio che si tratti di una recita ben orchestrata da quegli stessi adulti insultati, di cui la Gretina e i giovani adolescenti di tutto il mondo sono in realtà vittime inconsapevoli?
Il movimento ecologista, che domina nelle agenzie delle Nazioni Unite e nell’Unione Europea, e che ha di fatto sostituito l’Internazionale socialista, ha come obiettivo la decrescita del mondo industrializzato. Ma nessuno è contento di passare dal benessere alla povertà e allora c’è bisogno di creare una situazione di emergenza, la sensazione che il pianeta stia finendo. Solo così si potranno accettare leggi e restrizioni che in tempi normali creerebbero – queste sì – una rivolta generazionale.
Così gli studenti che hanno affollato le strade delle principali città accetteranno con gioia – e convinti di essere rivoluzionari – di mangiare insetti invece che delle succose bistecche di manzo; di ridurre i viaggi e le esperienze all’estero (e guai a prendere l’aereo che inquina così tanto); di andare in giro con scomodissime borracce di metallo invece di usare bottiglie di plastica (che oggi tra l’altro sono totalmente riciclabili); di soffrire il freddo in inverno (giù i riscaldamenti) e di morire di caldo l’estate (i condizionatori sono tremendi per i cambiamenti climatici); di usare biciclette e mezzi pubblici impiegando il doppio del tempo per raggiungere la scuola o il lavoro; di pagare un sacco di tasse in più per finanziare la transizione energetica; di ridurre la democrazia in nome della salvezza del pianeta; di morire prima possibile una volta che non si è più utili, per evitare tutto il surplus di emissioni inquinanti che una persona anziana e malata comporta. E questo è solo una parte di quello che ci aspetta.
Solo degli adulti rincoglioniti e privi di qualsiasi proposta possono andare dietro a una follia di questo genere.