IL NOSTRO RELATIVISMO E' ALL'ORIGINE DI QUESTE STRAGI!
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Siamo qui ancora a piangere vittime. Siamo qui ancora a sentire in televisione i maestri del niente che bacchettano di chi o meno è la colpa. Siamo qui ancora, e lo saremo ancora nel futuro, a sentire la solita tiritera. Bla bla bla! Intanto la gente muore!
Alla complessità dei problemi (e dei poteri) che stanno dietro a queste stragi ce n’è uno da mettere in evidenza. Quello che rende debole l’Occidente è la sua filosofia di vita e in particolare il modo in cui considera la religione e le religioni. É questo che lo rende debole e vulnerabile e che spiega come sia possibile che esso si sia creato dei nemici in casa e accetti di essere colonizzato dall’interno.
L’Occidente fa una sua guerra alla religione e, in questo modo, si disarma di fronte agli attacchi terroristici a sfondo religioso, soprattutto quelli di matrice islamica. Si sa che dietro questi fenomeni non c’è solo la religione, lo sanno tutti, ma è superficiale negare che lo jihadismo sia una religione.
L’Occidente, e l’Europa in particolare, ha portato avanti una guerra contro la religione cristiana e quella cattolica in particolare. Si è data da fare per eliminare Dio dalla cosa pubblica. Ha approvato leggi e prodotto politiche di vera e propria messa fuori legge del cattolicesimo. In cambio, si trova il territorio delle proprie città occupato da gruppi religiosi e nei quartieri delle sue metropoli si formano le leve dei suoi giustizieri. In questo l’Occidente è stato anche fortemente aiutato dai cattolici stessi che hanno interpretato tutto ciò come esempio di una sana laicità. Si sono limitati a denunciare le forme più estreme di laicismo e intanto la laicità si trasformava in laicismo sistematico sotto i loro occhi e con la loro collaborazione.
La lotta alla religione cristiana e cattolica in particolare è stata portata avanti in nome di un indifferentismo religioso secondo cui tutte le religioni sono uguali, perché tutte sono scelte immotivate e irrazionali, quella ragione tanto cara e sbandierata dall’Occidente che però adesso non sa dare ragioni delle stragi terroristiche. Se tutte le religioni sono uguali, tutte hanno diritto di accesso nel nostro Continente e tutte hanno diritto di sistemarsi nelle nostre città. Tutte hanno anche diritto a non integrarsi e ad avere una vita propria come dei mondi a se stanti. Sia chiaro! Il fallimento del multiculturalismo ha origine proprio nel nostro indifferentismo religioso.
Si chiede sempre meno ai nuovi arrivati, si chiede quasi niente e si concede tutto, perché la ragione politica occidentale, non più sostenuta dalla religione cristiana alla quale ha dichiarato guerra, ha perso la passione della verità e non riesce più a pretendere da chi viene a casa nostra il rispetto di nessuno dei suoi valori legati alla persona, alla famiglia, alla vita sociale e politica. Anzi, cede e riforma le proprie stesse leggi in funzione delle esigenze religiose di chi viene a casa nostra, al punto da immettere elementi di legge islamica nei propri ordinamenti giuridici. Del resto come potrebbe essere altrimenti se a demolire i propri valori è stata primariamente proprio la nostra società occidentale? Dopo aver distrutto la famiglia con quali argomenti si può dire no alla poligamia?
Come nei precedenti attentati terroristici islamici, i politici ostentano decisione e fermezza nella difesa dei nostri valori, ma nessuno sa ormai quali essi siano. Al centro delle loro dichiarazioni di questi giorni c’è il valore della libertà. Ma la concezione occidentale della libertà è proprio il nostro tallone d’Achille, é lì il varco non controllato dove passa di tutto. Altro che Schengen. È impossibile trovare la forza morale per difendere una libertà vuota di contenuti come la nostra. Nessuno è disposto a soffrire, lottare o morire per un involucro vuoto, per il niente!
Se la difendiamo così com’è, non riusciamo a fare altro che contribuire ulteriormente alla nostra fine. Essa infatti non ci permette di arginare altre visioni della vita perché in questo caso negheremmo proprio il principio della libertà. Per valutare le religioni la libertà non è sufficiente, ci vuole la verità, un concetto che l’occidente ha dimenticato ormai da tempo. Per la verità sì che la gente può essere disposta a soffrire, lottare e anche morire. La verità sì ci permetterebbe di accogliere e di integrare veramente. In questo modo, invece, si crea un panico che va a discapito della vera accoglienza e della vera integrazione. Non c’è integrazione senza porre dei limiti all’integrazione. Se non ci sono limiti vuol dire che non ci sono nemmeno criteri. E i criteri, come i limiti, sono prima di tutto interiori. L’Europa è debole dentro! Alla prossima strage quindi e povero a chi capiterà!