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NAVA/LETTERATURA E CRISTIANESIMO

Una visione del mondo cristiana cerca la bontà, la verità e la bellezza ovunque si possano trovare, e non si stanca mai di affrontare le grandi domande relative alla vita e alla fede. Un grande romanzo è uno dei luoghi migliori per farlo. Molti romanzieri, ispirati dalla fede cattolica, hanno scritto libri toccanti e memorabili diventati miti senza tempo. La maggior parte di questi autori ha sperimentato dolore e sofferenza nella propria vita, e alcuni sono arrivati alla fede dopo anni in cui avevano messo in discussione le proprie convinzioni. Un aspetto comune a tutti è l’impegno a usare la propria capacità di raccontare storie senza tempo che ci aiutano a capire meglio noi stessi, il nostro mondo e il nostro Creatore.

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Paul Claudel: convertito dal quel "Magnificat" sentito in Notre Dame a Parigi I prossimi due articoli sono dedicati a Paul Claudel e al suo L’Annuncio a Maria. clicca

  1. I tre pilastri di Paul Claudel: L'Annuncio a Maria. Scritto nel 1912, quest'opera di Paul Claudel è come una grande cattedrale medioevale, sintesi di quell’epoca, ma potremmo anche dire un grande frutto della cristianità. Tre sono i pilastri fondamentali della cattedrale, tutti illuminati dalla luce della fede: Anna Vercors, Pietro di Craon e Violaine. clicca

  2. Bella è la vita quando è donata agli altri. Ci troviamo nel dramma contenuto nell’opera di Claudel. E che fa esclamare a Pietro di Craon queste meravigliose parole: che bella la vita quando diventa «compito necessario» e lieto,  cura e dedizione per l’altro. clicca

  3. L'imprevedibile che succede nella vita: Italo Calvino. Calvino tra i grandi capolavori cristiani? Una scelta coraggiosa, ma non azzardata perché la grande letteratura rifugge da schemi e rivela sempre lo spirito di un autore spalancato sulla realtà. Questo è Calvino che andremo scoprire, un razionalista che si trasforma però in un critico implacabile dei limiti della ragione. clicca

  4. Quello scrutatore che scoprì il volto della bellezza. clicca 

  5. Le Lettere di Berlicche: un manuale per smascherare il divaolo. Nato a Belfast nel 1898 e morto ad Oxford nel 1963, professore universitario e scrittore, Clive Staples Lewis è noto al grande pubblico per le Cronache di Narnia. La notorietà di Lewis assume, però, dimensioni internazionali già una decina di anni prima, grazie a Le lettere di Berlicche, opera davvero geniale. clicca

  6. Lettere sul dolore: Munier, la dottrina e il mistero della sofferenza. Nato a Grenoble nel 1905, affascinato dagli intellettuali Péguy, Berdjaev e Maritain, Emmanuel Mounier fonda nel 1932 la rivista Esprit con l’intento di creare un luogo di cultura che possa dare spazio alla profonda crisi di civiltà. «Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne». clicca

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