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MARTIN LUTHER:
500 ANNI DI ERESIA
Chi era Martin Lutero? Dopo cinquecento anni è ancora fitta la nebbia che avvolge il teologo di Eisleben. La storiografia prevalente (specialmente quella di matrice marxista) lo presenta come un liberatore, un padre della modernità; un riformatore che spezzò le catene dell’ignoranza delle masse, consegnando in ogni casa una copia della Bibbia tradotta in tedesco.
Ma sono sufficienti tali semplificazioni per comprendere la figura di Lutero? No. Per poter esprimere un giudizio su una materia complessa come il protestantesimo, occorre conoscerne i punti fondamentali. Lutero, non fu un vero e proprio riformatore, ma colui che determinò la violenta rottura dell’unità religiosa europea. La protesta non ebbe come obiettivo un rinnovamento o un ritorno alle origini del cristianesimo, ma fu una guerra all’autorità del Papa e della Chiesa.
La rottura di Lutero fu netta e senza riserve, egli affermò una fede che prescinde dalla Chiesa, poiché il singolo individuo, tramite il libero esame della scrittura, può instaurare intimamente un diretto e privato rapporto con Cristo.
Nel suo Appello alla nobiltà cristiana della nazione tedesca, Lutero invitò i principi suoi sostenitori a sottrarre al Papa ogni influenza sulla Chiesa tedesca, e ad assumerne direttamente il controllo: non più Chiesa Cattolica, universale, quindi, ma nazionale.
I Prìncipi tedeschi, cui Lutero si rivolse apertamente, intuirono immediatamente quale formidabile arma era messa a loro disposizione: demolita l’unità della Chiesa ed espropriati i suoi beni, cioè un terzo delle ricchezze della Germania, avevano ora in mano la quintessenza del potere: quello religioso, cuius regio, eius et religio, la fede del popolo sarà quella di chi comanda. In poche parole, Lutero progettò la strada verso assolutismo moderno. A seguire il re d’Inghilterra e così la Scandinavia e poi l’Olanda. L’Europa sarà devastata da feroci guerre di religione per cento anni.
Lutero giunse addirittura a negare l’esistenza del libero arbitrio. Egli divise l’umanità in predestinati, che vengono salvati da Dio, e in “pre-dannati”, che sono irrimediabilmente sotto il potere del diavolo. Un arbitrarismo divino che il singolo deve subire passivamente, sforzandosi sì di avere la massima fede, ma senza poter però fare nulla con la sua libertà, ormai svuotata di significato.
Se la salvezza passa solo attraverso la fede o la predestinazione, non è affatto semplice intuire cosa rimane del cristianesimo nella filosofia luterana, dove non trovano cittadinanza né un Cristo da seguire né un prossimo da amare.
APPROFONDIMENTI
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ALLA VIGILIA DELLA RIFORMA PROTESTANTE
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Quelle che si usano chiamare le radici della Riforma sono sostanzialmente costituite dalle condizioni di tensione che erano venute maturando nelle istituzioni, nelle idee, nel comportamento di persone e gruppi nei secoli XIV e XV, e che si erano accentuate nei primi decenni del secolo XVI. Clicca sulle singole voci per accedere al file.
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RIFORMA E CONTRORIFORMA. ASPETTI INTRODUTTIVI
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Quando si parla di Riforma nel secolo XVI si pensa a quella protestante. Ma accanto alla riforma radicale, che investì istituzioni, dogmi e forme di culto in nome del "vero" cristianesimo e che prende nome dai suoi iniziatori (Lutero, Zwingli, Calvino), vi è un altra riforma della vita religiosa, quella cattolica. Anche questa ha molteplici radici nel movimento in atto e vasti riflessi sulla società e sulla cultura, ma si caratterizza per il suo richiamo a principi e modelli tradizionali della prassi ascetica ed ecclesiastica al fine di eliminare gli abusi lamentati: ad un certo momento fa leva proprio sulle istituzioni più contestate, la gerarchia episcopale e il papato, per attuare la riforma della Chiesa. Clicca sulle singole voci sottolineate per accedere al file.
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IL CONTRIBUTO DEGLI STORICI
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LA RIFORMA LUTERANA IN GERMANIA
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Martin Lutero (1483-1546). Gli studi. La questione dell'indulgenza e le 95 tesi. Dalle polemiche al processo. Il decreto di Leone X sulle indulgenze. Gli scritti del 1520 e il sostegno di melantone. La scomunica e la condanna: la Dieta di Worms (1521).
SVILUPPI DEL LUTERANESIMO
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Ormai in Germania il movimento suscitato da Lutero si affermava sempre di più. Anzi, la sua predicazione e i sui scritti provocarono agitazioni, contro le quali egli stesso dovette combattere: 1) la sommossa dei cavalieri, 2) il movimento degli anabattisti, 3) la guerra dei contadini.
Clicca sulle singole voci sottolineate per accere al file.
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La somossa dei cavalieri.​ Il movimento degli anabattisti. La guerra dei contadini.
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LUTERO IERI E OGGI
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La personalità e la dottrina di Lutero. Un uomo religioso. Un uomo di preghiera. La salvezza personale - Pastore d'anime. Il soggettivismo di Lutero. Lutero oggi. La Dichiarazione di Augusta (31.10.1999) sulla dottrina della giustificazione.
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LA SPIEGAZIONE DELLA COMUNE COMPRENSIONE DELLA GIUSTIFICAZIONE
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CONSIGLI PER LA LETTURA
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Angela Pellicciari: Martin Lutero, ed. Cantagalli (2012, pp.174). Un libro che approfondisce le cause, la natura e le conseguenze della rivoluzione di Lutero.​
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Federico A. Rossi di Marignano, Martin Lutero e Caterina Von Bora. Il riformatore e la sua sposa. Ed. Ancora, Milano.
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Pesch Otto H., Martin Lutero. Introduzione storica e teologica. Ed. Queriniana, 2007, pp. 496. Questo testo è per chi è più addentro ai problemi teologici o così chaimati "addetti ai lavori".
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Jaques Maritain, I tre riformatori, Rousseau, Cartesio e Lutero, ed. Morcelliana, 2001. Questa è più un opera filosofica abbastanza impegnativa per la lettura.
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Roberto De Mattei, A sinistra di Lutero. Sétte e movimenti religiosi nell'Europa del '500, Città nuova, Roma 1999.
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Angelo Maffeis,
Dossier sulla giustificazione.
La dichiarazione congiunta cattolico-
luterana. Commento e dibattito teologico, Ed. Queriniana, 2000.
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Frontespizio
della Bibbia di Lutero,
incisione di Hans Lufft, Wittemberg, 1534.
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Scritta nella lingua popolare ed espressiva dei predicatori della Sassonia, sarà considerata il capolavoro del tedesco classico.
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